All’edicola di Sant’Antonio c’è una bimba che offre un mazzolino di fiori
Il luogo
Anticamente, il sistema viario del nostro territorio agricolo era punteggiato di architetture minimali con valenza religiosa: le edicole votive. A ogni incrocio di strada o anche alle diramazioni dei sentieri di campagna erano comuni questi tempietti devozionali alle volte consacrati alla Madonna con la scritta “Ave Maria” oppure più spesso dedicati a Santi ritenuti Protettori Efficaci contro le calamità naturali. Infatti, la vita contadina dipendeva completamente dai capricci del tempo che in un solo momento poteva vedere annullato un anno intero di fatiche e di sacrifici. I Santi Protettori presenti nelle nicchie rappresentavano un gesto devozionale di difesa, richiesta di aiuto e di soccorso. Questi tempietti, che erano semplici pile murarie spesso incastonate in muri a secco e intonacati con calce bianca, erano meta di grande devozione e onorati con omaggi floreali sempre freschi. Le edicole votive erano patrimonio della comunità! Espressione corale del senso religioso! Punti di riferimento che accompagnavano il lavoro quotidiano e rassicuravano con la loro presenza!
La storia
Proprio all’ingresso del paese di Maranzana esiste ancora una di queste antiche edicole votive dedicata a Sant’Antonio, rimasta intatta nel tempo e affidata alle cure dei Maranzanesi! Mamma Giovanna Teresa era molto devota di Sant’Antonio e si occupava di mantenere la sua edicola sempre provvista di fiori. Però con l’età e gli acciacchi si rammaricava di non poter più fare la solita visita quotidiana al suo amato Santo. Così l’edicola andò quasi in rovina. Quando Mamma Teresa morì suo figlio Piergianni, in sua memoria, restaurò l’edicola. Ogni anno, alla festa del Santo, la gente del paese si riunisce lì davanti per una cerimonia religiosa e Piergianni offre a tutti la merenda. La Bimba nella edicola, rappresenta il cuore semplice e devoto di Mamma Giovanna Teresa e l’affetto figliale di Piergianni. Intorno ci sono i paesani che onorano il Santo.